No a costi extra per il posto accanto ai minori di 12 anni: una vittoria per la sicurezza e i diritti dei passeggeri
Un’importante sentenza del Consiglio di Stato (sez. V, n. 7206 del 22 agosto 2024) ha stabilito un principio che avrà notevoli ripercussioni nel settore del trasporto aereo: le compagnie non possono imporre un costo extra per la scelta del posto accanto a un minore di 12 anni o una persona con mobilità ridotta. La decisione ha confermato la legittimità di una disposizione dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) che vieta l’applicazione di supplementi per il servizio di assegnazione del posto, considerato un obbligo di sicurezza e non un servizio accessorio.
La normativa di riferimento
Al centro della questione vi è il Regolamento (UE) 965/2012, che disciplina il trasporto aereo delle Special Categories of Passengers (SCP), includendo i minori e le persone con mobilità ridotta. Secondo questa normativa, i passeggeri appartenenti a tali categorie devono viaggiare in condizioni che garantiscano la sicurezza del volo, con particolare attenzione alle procedure adottate dalle compagnie per affrontare situazioni di emergenza.
La Decisione 2016/004/R dell’EASA (Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea) fornisce ulteriori indicazioni, chiarendo che, qualora un passeggero SCP viaggi con un accompagnatore, quest’ultimo dovrebbe essere seduto vicino al soggetto accompagnato. Questo non è un suggerimento opzionale, ma una modalità di conformità accettabile (AMC), riconosciuta come un mezzo idoneo a rispettare le prescrizioni di sicurezza. La normativa europea, infatti, prevede che le compagnie debbano stabilire procedure per garantire assistenza durante il volo, e l’assegnazione del posto vicino all’accompagnatore è ritenuta la modalità più efficiente.
Il caso trattato
La sentenza è nata da una controversia che ha coinvolto la nota compagnia aerea Ryanair, accusata di chiedere un supplemento per l’assegnazione del posto accanto ai minori di 12 anni. Questa pratica è stata contestata sulla base della disposizione ENAC n. 63/2021, che stabilisce il divieto di applicare costi aggiuntivi a coloro che accompagnano minori o persone con mobilità ridotta, pena sanzioni ai sensi del D.lgs. n. 69/2006.
Il Consiglio di Stato, rigettando il ricorso di Ryanair, ha stabilito che il sistema di assegnazione dei posti deve garantire che i minori e le persone con disabilità motoria possano viaggiare accanto ai loro accompagnatori, senza costi aggiuntivi. Nella sentenza si evidenzia come la compagnia aerea non fornisse alcuna garanzia su questo punto al momento dell’acquisto del biglietto, lasciando i passeggeri nella condizione di dover pagare un extra per assicurarsi la vicinanza al minore.
La motivazione della sentenza
Il Consiglio di Stato ha chiarito che il provvedimento dell’ENAC, lungi dall’interferire con le politiche tariffarie delle compagnie aeree, mira esclusivamente a garantire il rispetto delle norme di sicurezza in volo. Infatti, la vicinanza dell’accompagnatore ai minori o alle persone con mobilità ridotta non è considerata un servizio extra da poter monetizzare, ma una misura obbligatoria per la sicurezza. Tale posizione è coerente con il principio, sancito dalle normative europee, che la safety del volo non può essere soggetta a ostacoli di tipo economico.
Secondo la corte, il posto vicino all’accompagnatore non costituisce un servizio accessorio, ma una modalità imprescindibile per garantire l’assolvimento dell’obbligo di sicurezza a bordo. Un eventuale sovrapprezzo su tale servizio sarebbe in contrasto con la regolamentazione europea, che stabilisce come le procedure di safety per il trasporto di categorie speciali di passeggeri debbano essere garantite senza imposizioni economiche.
Le implicazioni per le compagnie aeree
La sentenza rappresenta un forte richiamo per le compagnie aeree, in particolare per quelle low-cost che spesso cercano di massimizzare i profitti attraverso servizi aggiuntivi a pagamento. D’ora in poi, le compagnie saranno obbligate a rispettare il principio secondo cui la sicurezza del volo, compresa la vicinanza dei posti tra accompagnatori e passeggeri SCP, non può essere subordinata a tariffe supplementari.
Per le compagnie, ciò comporterà un necessario adeguamento delle loro politiche di prenotazione e assegnazione dei posti. Nel caso in cui non possano garantire un’alternativa altrettanto efficace per la sicurezza (come, ad esempio, l’assegnazione di un assistente di volo per ogni SCP, soluzione considerata impraticabile per i costi), dovranno automaticamente assegnare gratuitamente i posti vicini agli accompagnatori, pena il rischio di sanzioni e rimborsi per gli importi indebitamente percepiti.
I diritti dei passeggeri: maggiore trasparenza e tutele
La sentenza del Consiglio di Stato consolida i diritti dei passeggeri, rafforzando il principio che la trasparenza delle condizioni di viaggio è essenziale. I passeggeri non dovranno più trovarsi nella condizione di dover pagare supplementi imprevisti per garantire la sicurezza dei minori o delle persone disabili durante il volo. Questa decisione, infatti, impone alle compagnie di fornire al momento dell’acquisto del biglietto tutte le informazioni necessarie relative all’assegnazione dei posti e alle condizioni di sicurezza.
Inoltre, il diritto alla ripetizione del sovrapprezzo corrisposto indebitamente dai passeggeri per viaggi già eseguiti, previsto dalla normativa, aggiunge un ulteriore livello di tutela. I passeggeri che in passato hanno pagato per l’assegnazione di posti accanto ai minori o alle persone disabili potranno richiedere il rimborso delle somme versate.
Conclusione
La sentenza n. 7206/2024 del Consiglio di Stato rappresenta una vittoria significativa per la tutela dei diritti dei passeggeri e per la sicurezza nei trasporti aerei. Conferma che il rispetto delle norme di safety non può essere subordinato a interessi economici e che i passeggeri, soprattutto quelli più vulnerabili, devono poter contare su condizioni di viaggio sicure senza dover sostenere costi aggiuntivi.
Le compagnie aeree dovranno adeguarsi a queste nuove disposizioni, ponendo la sicurezza e il rispetto dei diritti dei passeggeri al centro delle loro politiche commerciali. La decisione rafforza il ruolo delle autorità di regolazione, come l’ENAC, nel garantire un equilibrio tra la sicurezza e le esigenze commerciali delle compagnie aeree.
